Riflessione sulla comunicazione aziendale e non – Economia della Consapevolezza – Niccolò Branca
Estratto Economia della Consapevolezza – Niccolò Branca.
“Il fatto è che al di là dell’etimologia, il significato che attribuiamo alle parole è l’insieme degli stati d’animo, esperienze passate, convinzioni, condizionamenti, pregiudizi, valutazioni, aspettative, distorsioni, che ciascuno di noi – in modo soggettivo, quindi variabile – collega a ciò a cui si sta riferendo.
Le parole, in definitiva, possono essere associate a immagini diverse, a seconda di chi le utilizza, Ed è proprio questo che contribuisce a renderle suggestive, ma talvolta di difficile interpretazione.
Ci sono parole che ci mettono in allarme, o che temiamo più di altre. E allora compiamo contorsionismi verbali pur di non pronunciarle. […]
Da questi slalom verbali nascono quegli eufemismi che vorrebbero essere più educati della parola sostituita – come quando si dice ‘escort’, per esempio – ma che nella loro artificiosità finiscono spesso con il suonare un po’ grotteschi. […]
Tuttavia, le parole dovrebbero servirci soprattutto per comunicare efficacemente con gli altri.[…] E come possiamo riuscire in questi intenti se attribuiamo significati arbitrari e ambigui alle parole che usiamo, se la comunicazione manca di chiarezza?””
Comunicare (dal Treccani ) – Rendere comune, far conoscere, far sapere. […] Essere in relazione verbale o scritta con qualcuno.