Realizzare
Dietro consiglio di Pop Copy la newsletter di Pennamontata, mi sono iscritta al sito Una parola al giorno.it. Così ogni giorno nella casella di posta trovo una mail fresca e ammiccante che contiene il significato di una parola desueta da scoprire, spacchettare come un piccolo regalo. Appetitoso!
La parola del 18 agosto è stata: Realizzare.
Mi è piaciuto talmente tanto il suo significato che voglio condividerlo su questo post e dedicarlo a tutti i buoni propositi in cantiere per settembre :)!
” La parola del giorno è
Realizzare
[re-à-liz-zà-re (io re-a-lìz-zo)]
SIGN Concretizzare, conseguire un fine predisposto; rendersi conto di qualcosa, capire
Nei primi casi, derivato di [reale], secondo il francese [réalizer] ‘rendere reale’; nei secondi, dall’inglese [to realize], anch’esso mutuato dal [réalizer] francese.
State realizzando soltanto ora che si tratta (in parte) di un anglicismo? Non fatevene un cruccio, a giustificarvi c’è la grande arte mimetica degli ampliamenti semantici, che si producono sotto l’influenza di un termine molto simile di origine straniera. In questo caso, infatti, il verbo ‘realizzare’, che originariamente significa in italiano «concretizzare, conseguire un fine predisposto», si allarga e accoglie a braccia aperte una delle tante sfaccettature del corrispettivo inglese to realize, ovvero quella di «percepire mentalmente qualcosa come reale» o «essere, divenire completamente consapevoli e coscienti di qualcosa».
E d’altra parte la radice la troviamo sempre in quel reale che indica il tangibile, l’effettivo, il palpabile, solo che nel primo significato della parola italiana il ruolo di chi compie l’azione è pienamente attivo nel trasformare la materia di partenza (che sia un sogno, un progetto, un’opera ecc.) in qualcosa di concreto, mentre il senso che abbiamo adottato dall’inglese si riferisce più alla realtà che ci investe nella sua evidenza e di cui ci rendiamo conto, spesso in maniera improvvisa, come in un’epifania. Chissà a quanti traduttori un po’ pigri o spinti dalla fretta sarà capitato di volgere letteralmente, ma erroneamente, quel falso amico che è to realize nel nostro ‘realizzare’; e allora, siccome l’errore di oggi è spesso la regola di domani, a furia di confonderci abbiamo optato per arricchire una risorsa già di per sé potentissima, fornendola di una nuova, intensa sfumatura che ne ha permesso una amplissima diffusione ed una totale integrazione nella nostra lingua.
* * *
Con Eleonora Mamusa, linguista e lessicografa, a venerdì alterni sviscereremo un nuovo anglicismo.
A domani, con la parola del giorno!”
Fine mail ——-
Breve sunto
- Dal francese [réalizer] derivato di [reale], rendere reale: un sogno, un progetto, un’idea.
- Ma anche [to realize] dall’inglese, prendere coscienza di sé o di una situazione.
Due sfumature così strettamente correlate. Capire e fare.
La base necessaria per evolverci e crescere, per REALIZZARCI.
Buoni propositi
Buon settembre
Buon inizio
Buone realizzazioni