La lista dei libri del cuore
Benvenuto autunno! Questa stagione mi è cara per le chiome fulve degli alberi, i ricci e le castagne, le giornate limpide e tiepide, le passeggiate nel bosco e i lunghi pomeriggi trascorsi in compagnia di una coperta e un libro.
Amo leggere. Fin da piccola trascorrevo ore immersa nei libri, con la testa appoggiata a una mano fino a quando il braccio non perdeva sensibilità.
I libri li fagocito.
Eppure c’è una domanda che mi fa arrossire. Banale. Che mi spiazza.
Qual è il tuo libro preferito?
Quasi sempre presa dall’ansia della risposta dico il primo che mi viene in mente. Poi arrossisco, perché so di mentire. Ora vi svelo un grande segreto: non ce l’ho.
Non ce l’ho un libro preferito e nemmeno un autore preferito.
Ho autori a cui sono affezionata. Autori che ho nel cuore perché hanno scritto libri che hanno toccato corde profonde. Ma non ce n’è uno preferito di cui ho letto l’intera opera letteraria.
Nella lettura sono un’ape, volo di libro in libro, in cerca del nettare migliore.
La Lista
Mi sono sempre ripromessa di farla questa lista, ma fino a oggi non ho mantenuto la promessa.
Fino a oggi. Perché eccola finalmente, la lista dei miei libri del Cuore e dico del cuore proprio come si fa alle elementari. Come l’amica del cuore. Perché i libri sono un po’ come gli amici e i buoni libri sono un po’ come gli amici del cuore.
Come puoi immaginare questa lista non è definitiva né definita, ma un buon punto di partenza.
Ci tengo a fare una precisazione: questi non sono i libri che consiglio di leggere, né quelli che hanno formato il mio appetito letterario, solo i miei libri del cuore punto. 🙂
- Le Streghe e Matilda di Roald Dahl. Li ho letti circa a otto, dieci anni e mi hanno fatta innamorare perdutamente della lettura.
- Carne Viva di Merritt Tierce. Recente scoperta. Scrittura spiazzante fuori dagli schemi. Una ventata d’aria fresca per chi come me scrive per lavoro.
- I fratelli Karamazov di Fodor Dostoevskij perché il lato psicologico nella scrittura conta almeno quanto una buona scrittura. I suoi personaggi ti entrano dentro.
- L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere di Milan Kundera. Questo libro tocca apici estremamente poetici pur essendo scritto in prosa, di sublime bellezza e tragicità. La scrittura di Kundera è pulita, senza fronzoli eppure forte e incisiva.
- Le Ragazze di Emma Cline. Altra recente scoperta. Altra scrittura degna di nota.
- Dance, dance, dance di Haruki Murakami. Ho amato questo libro, la sua atmosfera onirica e perduta.
- Poirot e la Salma di Aghata Christie. Al di là del giallo, le vicende dei personaggi insegnano molto sulla natura umana e la descrizione della campagna autunnale tocca apici lirici. “Gli alberi hanno questa brutta abitudine di perdere le foglie ;)”
- Harry Potter e la pietra filosofale di J. K. Rowling. Un libro che mi ha tenuta sveglia tutta la notte. Naturalmente ci includo tutta la saga.
- Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien. L’eterna lotta tra bene e male, l’amicizia, l’avventura e la grande verità che comunque, alla fine, anche gli eroi sbagliano. C’è tutto. E non sono un amante del genere fantasy.
- Il Signore delle Mosche di William Golding. Spietato, crudele, viscerale.
- Pulp di Charles Bukowski. Alcolizzato e porco. Però lui mi ha mostrato un altro modo di scrivere.
- La Spiaggia di Alex Garland. Sì, è il romanzo da cui è stato tratto il film con Di Caprio. Ma è anche altro. Tralasciando il fatto che Dannie Boyle è un regista che stimo, che Alex Garland ha collaborato numerose volte con lui come sceneggiatore, il libro è una figata. La Thailandia ti entra dentro.
- Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Questo libro mi ha incantata per la limpidezza della scrittura, la forza dei sentimenti e poi perché adoro l’umorismo British di Wilde.
Sono certa che me ne sto dimenticando molti. Li aggiungo man mano che mi vengono in mente.