La parola non è essenziale
“… Insomma, come si è già detto all’inizio, parlare non è necessario per vivere da esseri umani. Quello di cui non possiamo fare a meno sono non le parole, ma la comunicazione.”
Reduce dalla lettura di “Guida all’uso delle parole” di Tullio De Mauro, ho raccolto alcuni spunti di riflessione attingendo dritta dritta dal libro.
I primi due in particolare stanno a questo blog come la marmellata al pane tostato. Come un gelato di pistacchio al cioccolato fuso. Come un aperitivo dopo una faticosa giornata di lavoro.
Così li ho raccolti e li condivido con te, caro lettore 🙂
Pag. 25
“… Insomma, come si è già detto all’inizio, parlare non è necessario per vivere da esseri umani. Quello di cui non possiamo fare a meno sono non le parole, ma la comunicazione.
Se vogliamo addestrarci all’uso consapevole ed efficace delle parole, se vogliamo capire e usare al meglio la nostra facoltà di parlare, se vogliamo intendere tutta la straordinaria importanza nella nostra vita privata e pubblica, dobbiamo almeno per un momento fermarci a riflettere su questo punto. Le parole, le lingue che parliamo, sono una parte per noi grande e importante di un insieme molto più vasto e vario: l’insieme della comunicazione. Sullo sfondo generale della comunicazione vedremo più chiari i caratteri che fanno dell’uso della parola il saper fare, la tecnica più importante, forse, che la specie umana ha saputo conquistarsi nel suo cammino biologico e storico.”
Pag. 27
“Anche altri animali, oltre all’uomo, anche se privi di parola, comunicano. La scienza che si occupa di ciò sta a metà strada tra lo studio degli animali, la “zoologia”, e lo studio della comunicazione, la “semiotica”, e si chiama perciò “zoosemiotica”, “scienza della comunicazione animale”. ….
Ma oggi sappiamo che il mondo della comunicazione è più vasto del mondo animale. Ingegneri, matematici, logici hanno studiato e costruito macchine comunicanti e sistemi per permettere agli esseri umani di impartire istruzioni e insegnare programmi di lavoro a macchine.
La “teoria dell’informazione” o “informatica” ha aggiunto altri materiali ed esempi a ciò che già si sapeva e si sa della comunicazione tra esseri animati.”
È chiaro dunque che esiste una grande varietà di sistemi di comunicazione.
Pag. 112
Parole e frasi sono per gli esseri umani uno strumento di grande libertà. Questo deve essere chiaro. Le costruzioni, gli obblighi, i condizionamenti ci sono: ma vengono da fuori. Le parole le e le frasi, esse in sé, ci si offrono come mezzi per esprimere ogni senso possibile, per raggiungere persone d’ogni tipo per realizzare ogni fine.
Pag.145
Soprattutto lo scrivere ci espone al rischio di paralisi. Sappiamo bene di che vogliamo parlare, a chi e perché. Ma per la testa ci girano tutte le scelte possibili, tutti i possibili indizi. Ne buttiamo giù uno. Lo guardiamo. Non ci piace. Cancelliamo. Potremmo dire in un altro modo. Anzi, in un altro, e in un altro, e in un altro ancora. La pagina resta bianca. La paralisi tra le troppe scelte che la lingua ci concede ha vinto. Per evitare questo rischio, il miglior consiglio è cominciare comunque. Scrivere comunque, nel modo che ci capita, come ci viene. Ma questo consiglio ha un gemello, un fratello siamese. Una volta portato a termine uno scritto in prima stesura, a quel punto comincia il lavoro, delicato e decisivo, del controllo della parola e delle frasi.
Orazio, il poeta latino…, consigliava di lasciar sei mesi nel cassetto ogni scritto. E di tornare poi a leggerlo con occhi fatti estranei. …