La Misura Eroica – Andrea Marcolongo
Ho letto con molto piacere questo libro. Il poetico indagare nell’animo umano della scrittrice. Gli antichi Greci la sapevano lunga e Andrea Marcolongo racconta la loro immensa saggezza attraverso il mito degli Argonauti e lo usa come metafora per interpretare la contemporaneità.
La misura eroica, titolo del libro, è la misura dell’animo umano, quella che dovremmo avere e usare per affrontare la vita, le sfide quotidiane. Per i greci si è felici con misura, colmi di gioia, si soffre con misura. Quale misura? Quella umana, quella che rende eroi e che ci aiuta ad affrontare le prove che la vita ci mette davanti secondo la nostra misura.
Marcolongo illustra alcuni aspetti del pensiero greco partendo da termini della nostra lingua quotidiana e svelando il loro originario significato. Il messaggio che passa è che la lingua che parliamo racchiude molto di più di un semplice significato comunicativo, racchiude storia e filosofia, e molto dell’umana natura.
Cito alcuni esempi tratti dal libro per offrire uno spunto.
Memoria
- Ricordare : re-cordis; richiamare alla mente
- Scordare: cacciare dal cuore
- Memorizzare: origine ottocentesca, forzare la mente a ricordare
Meta
Moderna accezione di traguardo. “…dal diploma alla scelta di lavoro, dal primo amore alla voglia di mettere al mondo un figlio, tutto oggi sembra in bilico tra vittoria e sconfitta, tra premio e gara, uno contro l’altro…”
Per gli antichi la meta non era il punto di arrivo, bensì il punto di svolta. Il senso di qualunque scelta e di qualunque viaggio non è dove si arriva, ma perché si parte. In latino, la meta non è l’obiettivo, ma un cumulo di pietre posto nel circo per segnare che oltrepassato quello, i cavalli non potevano più tornare indietro. Il primo a superare il punto di svolta avrebbe vinto perché non c’era più la possibilità di mutare il corso di tutto quel correre.
“…la nostra intima meta, il punto di non ritorno, perché a cambiare siamo stati noi….”
Il concetto di Libertà secondo gli antichi Greci
La libertà reca con se il diritto di esercitare le proprie scelte, ma anche il dovere di scegliere, ovvero di cosa fare della libertà che ognuno di noi ottiene. “Tutti vogliono essere liberi da, ma nel momento stesso in cui lo diventiamo, siamo tenuti a scegliere di… “
Ed è per questo che la libertà ci spaventa.
Scegliere significa rinunciare a qualcosa o a qualcuno.
“non conosco nessuno che abbia sacrificato la sua vita per potersi dire schiavo, conosco molti che hanno sprecato la loro vita perché oppressi, schiacciati dalla responsabilità di essere troppo liberi.”
“Lo spazio tra queste due preposizioni, liberi da e liberi di, prevedeva per i greci il concetto di misura, mai di eccesso. Per essere uomini liberi e agire come tali occorre usare la giusta misura, mai l’eccesso. Questa è la libertà umana secondo il pensiero greco, pieno di dignità.”
Desiderare
Da de- prefisso che indica separazione e sidera, stelle. Letteralmente fissare una cosa o qualcuno che non si possiede ma che ci attrae con brama, proprio come quando stiamo a testa in su a guardare la volta celeste alla ricerca di qualcosa di più grande di noi.