Edizioni Pulcinoelefante
Condivido con voi una chicca di internet. (altro…)
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Ciao, ho scritto un libro. E sono timida e non riesco a dirlo.
Uno piccolo, pubblicato da una piccola casa editrice. Si chiama Ensamble. (altro…)
Le parole giocano e a me piace giocare con le parole :). (altro…)
Nella definizione che ne è stata data da Hugo von Hofmannsthal, il grande scrittore austriaco dalla straordinaria sensibilità e dalle grandi intuizioni psicologiche, le parole sono creature viventi, ma anche, con una definizione ancora piú smagliante, sono prigioni sigillate dal mistero, e ogni volta dovremmo essere capaci di aprire queste prigioni, di togliere loro i sigilli, di farne sgorgare i significati, e di scrutarne le cifre tematiche solo apparentemente oscure, e inesplicabili.
Le parole si modulano, cambiano, si modificano continuamente nelle situazioni in cui ci veniamo a trovare, e negli incontri che abbiamo in vita. Le parole non sono mai inerti e mute ma comunicano sempre qualcosa.
Le parole sono impegnative per chi le dice, e per chi le ascolta, cambiano di significato nella misura in cui cambiano i nostri stati d’animo, e non è facile coglierne fino in fondo le risonanze.
Le parole, una volta dette, non ci appartengono piú, e sono determinanti nell’aprire i cuori alla speranza, o nel condurli alla disperazione. Le parole cambiano il loro significato nella misura in cui s’accompagnano al linguaggio del corpo vivente, del sorriso e delle lacrime, degli sguardi e dei gesti, e anche al linguaggio del silenzio: sí, anche il silenzio parla, bisogna saperlo ascoltare, ed esserne in dialogo senza fine.
C’è sempre bisogno di parole capaci di creare relazioni di cura, e di fare riemergere il discorso infinito del dolore e dell’angoscia, della tristezza e della disperazione, delle inquietudini del cuore e dei trasalimenti dell’anima, delle voci e del silenzio.
Eugenio Borgna Parlarsi
Per il 2018 ti auguro tanta… Bellezza! (altro…)
Benvenuto autunno! Questa stagione mi è cara per le chiome fulve degli alberi, i ricci e le castagne, le giornate limpide e tiepide, le passeggiate nel bosco e i lunghi pomeriggi trascorsi in compagnia di una coperta e un libro. (altro…)
Da La Repubblica, purtroppo non ho conservato il nome dell’autore, né la data del quotidiano.
“Come diceva Cicerone, la cultura dovrebbe essere “cultura dell’anima”, (altro…)