Estate: profumo di novità. Ho scritto un libro :)
Ciao, ho scritto un libro. E sono timida e non riesco a dirlo.
Uno piccolo, pubblicato da una piccola casa editrice. Si chiama Ensamble. (altro…)
Ciao, ho scritto un libro. E sono timida e non riesco a dirlo.
Uno piccolo, pubblicato da una piccola casa editrice. Si chiama Ensamble. (altro…)
Le parole giocano e a me piace giocare con le parole :). (altro…)
Nella definizione che ne è stata data da Hugo von Hofmannsthal, il grande scrittore austriaco dalla straordinaria sensibilità e dalle grandi intuizioni psicologiche, le parole sono creature viventi, ma anche, con una definizione ancora piú smagliante, sono prigioni sigillate dal mistero, e ogni volta dovremmo essere capaci di aprire queste prigioni, di togliere loro i sigilli, di farne sgorgare i significati, e di scrutarne le cifre tematiche solo apparentemente oscure, e inesplicabili.
Le parole si modulano, cambiano, si modificano continuamente nelle situazioni in cui ci veniamo a trovare, e negli incontri che abbiamo in vita. Le parole non sono mai inerti e mute ma comunicano sempre qualcosa.
Le parole sono impegnative per chi le dice, e per chi le ascolta, cambiano di significato nella misura in cui cambiano i nostri stati d’animo, e non è facile coglierne fino in fondo le risonanze.
Le parole, una volta dette, non ci appartengono piú, e sono determinanti nell’aprire i cuori alla speranza, o nel condurli alla disperazione. Le parole cambiano il loro significato nella misura in cui s’accompagnano al linguaggio del corpo vivente, del sorriso e delle lacrime, degli sguardi e dei gesti, e anche al linguaggio del silenzio: sí, anche il silenzio parla, bisogna saperlo ascoltare, ed esserne in dialogo senza fine.
C’è sempre bisogno di parole capaci di creare relazioni di cura, e di fare riemergere il discorso infinito del dolore e dell’angoscia, della tristezza e della disperazione, delle inquietudini del cuore e dei trasalimenti dell’anima, delle voci e del silenzio.
Eugenio Borgna Parlarsi
Buona scrittura è quando leggi un testo sostanzioso, leggero e gustoso. Lo leggi tutto d’un fiato e non ti rimane sullo stomaco. Questo vale per un articolo di blog o di giornale, per l’about di un sito internet, per un racconto o un libro. (altro…)
Per il 2018 ti auguro tanta… Bellezza! (altro…)
Da Robinson inserto de La Repubblica, del 22 Ottobre 2017.
Perché per comunicare c’è anche bisogno di ascoltare e, soprattutto, ascoltarsi fino in fondo. (altro…)
Benvenuto autunno! Questa stagione mi è cara per le chiome fulve degli alberi, i ricci e le castagne, le giornate limpide e tiepide, le passeggiate nel bosco e i lunghi pomeriggi trascorsi in compagnia di una coperta e un libro. (altro…)
Dietro consiglio di Pop Copy la newsletter di Pennamontata, mi sono iscritta al sito Una parola al giorno.it. (altro…)
È stato un periodo di grande trambusto. In senso positivo. (altro…)
“… Insomma, come si è già detto all’inizio, parlare non è necessario per vivere da esseri umani. Quello di cui non possiamo fare a meno sono non le parole, ma la comunicazione.”